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Come la COSTITUTIO, la creazione dello STENDARDO e i RIASSUNTI dei giorni carnascialici!!!

DECRETUM EXACTIONIS

A Stefano Vesperini (già Vini Minister)

Con estremo dolore e sconforto il Sacro Consiglio Pontificio ha constatato la sussistenza di un accadimento tanto grave quanto sconcertante: Lei, Vini Minister, o meglio, da oggi, semplicemente Stefano Vesperini, si è reso colpevole di una delitto di immane gravità: la violazione dell’art. 2 della Sacra Constitutio Pontificia, recitante “Gli aderenti al Sacro Corpo devono essere cittadini di Offida, o per diritto o per concessione”.
Con la notizia, ormai ampiamente dimostrata, del suo alto tradimento nei confronti del suo Paese natale, avendolo disconosciuto mediante l’ottenimento della residenza nella blasfema città di Bologna, Lei ha calpestato il precetto alla base del quale è fondato e si regge tutto il Sacro Corpo delle Guardie Svizzere Pontificie.
Ad aggravare il tradimento vi è stato in primis il sotterfugio, che grazie all’abilità del Sacro Servizio di Sicurezza ha permesso di scoprire il misfatto e, in secondo luogo (cosa ancor più grave) l’iniziale negazione, dinnanzi all’evidenza, della sussistenza del reato, tentando di esibire una carta d’identità che, con tutta evidenza, non corrisponde più al vero. Tali motivazioni potrebbero addirittura far invocare l’art. 8, a norma del quale “Una guardia espulsa con disonore non potrà in alcun modo essere in futuro riammessa all'interno del Sacro Corpo”.
Si capisce, dunque, l’estrema gravità e delicatezza della Sua posizione.

Non è stato facile giungere a questa dolorosa e ponderata conclusione. Gli anni di servizio alcolico prestato all’interno del Sacro Corpo non possono di certo essere dimenticati, tuttavia troppo grande è l’offesa, troppo grande è il tradimento, troppo grande è l’affronto al Sacro Corpo che la Sua mendace condotta ci ha arrecato, da non poterci esimere da deliberare, con decisione inappellabile ai sensi dell’art. 3.3 della Constitutio, invocando l’intercessione del Sanctus Antonius Abbas, e sentito il Sacro Parere del Pontifex Benedictus XVI, l’immediata espulsione dal Sacro Corpo delle Guardie Svizzere Pontificie.
Nel dolore e nello sconforto della pesante decisione, la magnanimità del Sacro Consiglio ha permesso di escludere l’applicazione dell’art. 8, consentendoLe di presentare nuova domanda di immissione, che verrà valutata in modo insindacabile ed inappellabile dal Sacro Consiglio Pontificio.
Così è deciso.

Offida, Die 31 iulius MMVIII